L’ESPERTO RISPONDE: Gestione degli incarichi, concessioni e credito risarcitorio

Gare, cessioni del credito e risarcimento danni a seguito di un incidente stradale dove si verifica il danneggiamento di una parte della strada o di un’infrastruttura: per far luce su questi temi abbiamo intervistato l’avvocato Fabrizio Giuggiolini che ci ha spiegato perché è vantaggioso affidare ad una società come M.P.M. le operazioni di ripristino e pulizia.

L’attività di messa in sicurezza della rete viaria è gestita da società private per conto degli enti proprietari/gestori delle strade. Come vengono conferiti questi incarichi:

Gli Enti pubblici possono affidare l’esercizio di un servizio ad una o più società, in appalto o mediante la concessione di servizio (detta anche convenzione concessoria), mediante una procedura classica, ovvero con una vera e propria gara, oppure mediante affidamento diretto. La prima prevede la partecipazione di più aziende in grado di fornire il servizio oggetto di gara a determinate condizioni, quali ad esempio il rispetto di una tempistica d’intervento, la titolarità di determinate certificazioni, la presenza sul territorio di mezzi attrezzati ecc. La seconda invece è una procedura sicuramente più snella, attraverso la quale l’ente conferisce ad una sola o ad un gruppo di aziende a rotazione, l’incarico di svolgere un determinato servizio.

Avvocato Fabrizio Giuggiolini

Come avviene la scelta della procedura da adottare:

Innanzitutto è sempre più vantaggioso per l’ente procedere con una concessione di servizio e non con un appalto, atteso che al contrario di quest’ultimo, la concessione consente all’amministrazione di gestire un servizio a costo zero per la Pubblica Amministrazione, ovvero mediante pagamento diretto del servizio da parte dei soggetti ai quali è destinato (nel caso della messa in sicurezza, soggetti coinvolti in un incidente). Nell’appalto invece è l’ente a dover pagare l’appaltatore. Quanto alla scelta della procedura di affidamento, l’elemento determinante è il valore stimato del servizio. Fino a poco tempo fa si poteva procedere con l’affidamento diretto solo in presenza di un servizio per un valore economico stimato inferiore a 40 mila euro. Oggi invece questo tetto si è alzato fino a 75 mila euro e quindi l’affidamento diretto è diventato la soluzione più rapida ed efficiente per risolvere in tempi rapidi i problemi di messa in sicurezza della rete viaria.

L’amministrazione può anche scegliere di non affidare il servizio in maniera continuativa ad una società, ma di usufruirne soltanto all’occorrenza. Quali sono le formule possibili: 

L’ente non è obbligato ad affidare un servizio a terzi, ma di certo una soluzione di tipo continuativo è indubbiamente vantaggiosa per la Pubblica Amministrazione, che potrebbe beneficiare di un servizio gratuito per diverso tempo. Se incaricata per un singolo intervento, la società di ripristino dovrebbe poi chiedere il pagamento del suo compenso alla PA, che a sua volta per recuperare l’esborso, dovrebbe agire in rivalsa nei confronti dei soggetti che hanno concorso al danneggiamento del patrimonio pubblico. Per evitare lungaggini burocratiche ed uscite economiche, l’ente dovrebbe rilasciare alla ditta esecutrice dell’intervento una formale cessione di credito risarcitorio, in modo tale da consentire a quest’ultima di procedere lei stessa al recupero diretto dei suoi costi nei confronti dei responsabili dell’evento. Non si deve infatti dimenticare che l’attività di messa in sicurezza e sgombero della carreggiata da detriti solidi e/o liquidi riversati a terra, è a tutti gli effetti attività di riparazione di un danno al patrimonio pubblico e come tale, deve essere liquidata nel sistema della RCA.

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