Auto elettrica, parliamo di sicurezza!

I casi di incidenti con un’auto elettrica sono ormai una situazione di rischio ordinaria, perfettamente equiparabile a quella di una vettura con motore endotermico.

L’architettura delle auto elettriche e ibride le rende più sicure rispetto ai veicoli tradizionali. La disposizione del pacco batterie (solitamente collocato nel pianale) aiuta a mantenere basso il baricentro del veicolo, riducendo il pericolo di ribaltamento. Questo permette anche di ripartire ottimamente i pesi, a tutto vantaggio di stabilità e piacere di guida.

Oltre alla prevenzione, però, i mezzi elettrificati propongono vantaggi anche sul fronte della sicurezza passiva rispetto alle macchine convenzionali. Le case automobilistiche e i grandi fornitori stanno, infatti, affinando sempre più i sistemi pyrotechnic safety switches per distaccare il collegamento tra la batteria e l’impianto elettrico nell’eventualità di un incidente, prevenendo cortocircuiti.

È legittimo pensare che l’evoluzione della sicurezza di un veicolo elettrico potrà aumentare sempre di più, superando quella della maggior parte dei veicoli in circolazione attualmente, tuttavia è bene ricordare che l’energia elettrica è invisibile e inodore, pertanto, in caso di incidente, è necessario che il proprietario di auto elettriche o ibride adotti alcune precauzioni per evitare pericoli come incendi o folgorazioni.

Gli interventi di soccorso su veicoli ibridi o elettrici sono sempre più frequenti. Questo impone la necessità di conoscere le nuove insidie per consentire agli operatori del soccorso di intervenire in sicurezza.

Quanto sono pericolose le auto elettriche in caso di sinistro stradale?

Le attuali batterie possono rappresentare un pericolo d’incendio quando vengono schiacciate o frantumate nell’impatto incidentale. L’altro rischio per i soccorritori e per le persone a bordo del mezzo incidentato riguarda la folgorazione a causa della rottura degli isolamenti delle parti elettriche in tensione. La stessa fuoruscita di liquidi dalle batterie potrebbe rappresentare un rischio di ustioni di natura chimica.
Liquidi che creano poi un grande inquinamento ambientale una volta penetrati nel manto stradale o nelle acque circostanti e costituiscono grande pericolo per gli altri utenti che circoleranno poi in quella strada se non viene ripulito accuratamente.

Il rischio è praticamente simile a quella di un motore termico a benzina, il problema maggiore potrebbe essere estinguere le fiamme e questo diventa dispendioso in tutti i senti. Se l’incendio di un’auto a benzina viene spento in un quarto d’ora con 500 litri d’acqua, per un’auto elettrica si parla di 3 ore e ben 10.000 litri d’acqua.